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giovedì 11 gennaio 2018

Grazie Davide Tardozzi. Hai insegnato a tanti cosa dovrebbe essere lo sport

Un simpatico retroscena svelato da Davide Tardozzi riguardo una sua precisa indicazione. Un esempio di fair play che deve renderci orgogliosi di essere Ducatisti

Cos'è lo sport? Dovrebbe essere quel momento di confronto durante il quale si misurano due o più atleti, per trovare chi sia il migliore in una determinata disciplina. Nel motociclismo, la questione non è così semplice, perchè oltre a confrontarsi due atleti, che sono ovviamente i piloti, si stanno confrontando tutti gli uomini che hanno lavorato per permettere a questo duello di avvenire. Dagli ingegneri che hanno progettato le moto, ai tecnici che le hanno assemblate, passando per chi ha guidato per migliaia di chilometri un bilico per arrivare in pista e per chi ha lavorato fino a notte fonda sui dati della telemetria.

C'è tutto il mondo del management di un sistema complesso come gestire un progetto in MotoGP. Ci sono professionalità di ogni genere e soprattutto c'è grande, grandissima passione. Nel caso specifico, siamo ben consapevoli del fatto che chi lavora in Ducati, mette tantissima passione nel proprio lavoro. Lo fa per battere il pilota, gli ingegneri e tutti gli altri uomini che si dedicano ad un progetto analogo in un altro posto del mondo. Che sia Tokyo, Iwata, Noale o qualsiasi altra città che ospita un grande Costruttore, cambia poco. 

In alcune discipline sportive, purtroppo si assiste a degli spettacoli poco edificanti messi in piedi da chi questo confronto lo perde. Basta pensare a ciò che accade nel calcio italiano quando un rigore non concesso risulta dubbioso, ed ecco che una vittoria di classe diventa frutto di furti, corruzione o altre amenità che con lo sport hanno poco a che fare.


Per fortuna nel motociclismo funziona, almeno dalle parti di Borgo Panigale, in altro modo. Lo abbiamo sempre saputo, ma le parole di Davide Tardozzi, uno che di passione ci vive, ci regala una serena consapevolezza che forse nel motociclismo la parola "sport" abbia ancora un significato puro. Tardozzi è stato l'anima nei box della stagione 2017 in MotoGP, è stato il primo a festeggiare le vittorie di Dovizioso, è stato il primo ad affrontare a muso duro Lorenzo pretendendo uno switch che è poi avvenuto. Probabilmente Davide è l'uomo giusto al posto giusto in Ducati, un perfetto capitano di vascello capace di guidare un'imbarcazione delicata per un mare decisamente complicato da gestire.

Ha fatto squadra, si è mangiato le unghie fino all'osso ad ogni duello tra una Desmosedici e qualsiasi altra moto in pista. Ed a Valencia, ha insegnato a tutti cos'è lo sport. Spesso si dice che i veri campioni si scorgono soprattutto nel momento della sconfitta, perchè è quello il momento in cui sono più vulnerabili. Ed è proprio nel momento della sconfitta che Davide Tardozzi ha dato questa lezione importantissima ai ragazzi del box ed a tutti i presenti nel Paddock MotoGP. Il tutto si è svolto a Valencia, dopo un duello tiratissimo che ha visto Marquez e la Honda emergere vincitori, al culmine di un confronto davvero magnifico durato l'intera stagione.


La richiesta di Tardozzi che ha fatto da punto di partenza a questo articolo è stata questa, ed è stata probabilmente pronunciata con ferma convinzione: «Ok ragazzi, abbiamo perso. Adesso andiamo tutti a complimentarci con i ragazzi nel box Honda». Questo almeno è quello che ha dichiarato al sito Crash.net, al termine di una bella e lunga intervista. 

Ha anche spiegato che i ragazzi del box Honda, quando si sono trovati davanti i rivali della Ducati, che erano lì per complimentarsi con i vincitori, sono rimasti senza parole, quasi increduli per ciò che stavano vivendo. Ma cos'è stato questo momento, cosa hanno vissuto questi uomini?

Secondo me, questi uomini hanno insegnato a tutti noi cosa dovrebbe essere lo sport. Hanno dimostrato che qualsiasi rivalità deve essere superata e che la grandezza c'è anche nella sconfitta, soprattutto se sei in grado di riconoscere il valore del tuo avversario. Anche in Honda hanno sudato tantissimo durante la stagione, hanno lavorato duro ed hanno profuso ogni sforzo umanamente possibile per riuscire a battere la Ducati ed i suoi ragazzi. E probabilmente, quel momento in cui i rivali sono entrati nel box e si sono complimentati, è stato il miglior premio, la più grande soddisfazione della stagione. Più grande di qualsiasi coppa, migliore di qualunque festa o champagne.


Proviamo ancora emozione ripensando a tutto il duello lungo una stagione. La pelle d'oca nel vedere Dovizioso trionfare al Mugello, le sportellate con Marquez al Red Bull Ring ed a Motegi. L'arrivo in parata a Sepang ed i podi di Petrucci e Lorenzo. Tantissima magia, ed un singolo momento in cui tutto si è concentrato. Paradossalmente è stato proprio nel momento della sconfitta. E' stata una delusione, su questo non c'è dubbio. Avremmo tutti preferito vedere Dovizioso campione del mondo, e chi lo nega. Ma la soddisfazione di sapere che la Ducati ha dato l'ennesima lezione di sport, ci riempie di orgoglio di essere questo. Di essere Ducatisti. Porprio come Davide Tardozzi. Grazie Davide, di vero cuore. Desmodromico, ovviamente.

3 commenti:

  1. Giancarlo.brighetti@alice.it11 gennaio 2018 alle ore 08:27

    Grande Davide, lezione di stile
    ...e speriamo di batterli il 2018!!!

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  2. Bellissimo gesto, anche per queste cose Davide non è secondo a nessuno.
    Ma il gesto sarebbe stato ancora più bello se fossero stati i ragazzi della Honda ad andare a complimentarsi con i ragazzi della Ducati.
    L'onore delle armi lo ha reso sempre l'esercito vincitore su quello vinto. Ma forse è proprio questa la cosa che ci differenzia noi ducatisti da tutti gli altri.

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  3. Sempre avuto un immensa ammirazione per Davide e per il suo legame con la Ducati. Tutto questo mi rende ancora più orgoglioso di fare parte di questa famiglia!

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